Vivere nel presente e guardare al futuro!

“NELLA MIA ORA DI LIBERTÀ”

1) Vivere nel presente e guardare al futuro!

ExplorationSpesso mi capita di pensare al passato con grande nostalgia e sono ricordi che spesso fanno male. I tempi dell’università sono stati proprio un bel periodo… gli anni del dopo scuola a Piamborno… l’emozione di aver scritto e pubblicato due libri. E poi le persone, quanti credevo fossero amici con i quali non mi sarei mai perso e che invece sono stati compagni di viaggio soltanto per un tratto di strada, confesso che, spesso sento ancora la mancanza di alcuni di loro.
Quando arrivano questi pensieri, a volte mi dico: “Del mio passato sono fiero, ma nel presente, ho spesso l’impressione di non concludere più nulla di buono e di buttare via le giornate”.
In realtà, credo, che se sono ancora qui, voglia dire soltanto una cosa: ho ancora qualcosa da dare! Anche se ci sono dei periodi in cui non so bene cosa, prima o poi tutto diventerà più chiaro e io sarò pronto a cavalcare l’onda.
Quindi grazie passato, per avermi fatto diventare la persona che sono oggi, ma come dice una canzone di Vasco “…Il tempo passa e cambia tutto lo sai, cambiamo anche noi…”.
Ho deciso di vivere il presente e guardare al futuro!

A giovedì prossimo!

“NELLA MIA ORA DI LIBERTÀ”

Salve a tutti, oggi si conclude il mese in cui ho deciso di fare a meno di Facebook. Ribadisco non l’ho fatto per fare penitenza, o per questioni di ugual sorta, per me il social non è il demonio, anzi al contrario, credo che possa regalare a tutti la possibilità di condividere qualcosa di bello o di passare un po’ di tempo.
Il mio è voluto essere soltanto un semplice esperimento: mi svegliavo la mattina e la prima cosa che facevo era guardare Facebook, quindi mi sono chiesto “Riuscirei a farne a meno?”. Dopo un mese, posso dirvi che la risposta è assolutamente affermativa! Ho vissuto bene lo stesso.
In questo periodo, mi sono chiesto: “Posso io utilizzare Facebook o più in generale internet per qualcosa di diverso”? Mi è venuto in mente mio padre, che utilizzava il social per condividere il suo pensiero, per denunciare anche con chiarezza, senza mezzi termini, ciò che non funzionava, senza paura del giudizio.
Io ripeto spesso che, secondo me, l’obiettivo di chi comanda, è uccidere il nostro senso critico, se l’interesse principale della gente diventa quello di commentare l’ultimo gossip, capite bene, che qualcosa non funziona. Diventiamo tutti dei caproni che seguono la massa. Io dico questo, ma in realtà sono uguale a tutti gli altri, perché, per evitare polemiche, di solito sto zitto.
Per questo motivo è nata l’idea di creare questa rubrica settimanale, ogni giovedì, pubblicherò sul mio blog e contemporaneamente su Facebook, un articolo, in cui affronterò un tema, dando il mio punto di vista chiaro. Lo farò mettendoci la faccia!

immagine-rubrica1Gli argomenti saranno vari, potranno riguardare l’attualità o più semplicemente la condivisione di una mia esperienza personale.
Ho deciso di intitolare questa rubrica: “NELLA MIA ORA DI LIBERTÀ” prendendo spunto dall’omonima canzone di Fabrizio De Andrè, che in conclusione dice: “Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”.
Il non potrò piacere a tutti, ma voglio essere me stesso nel bene e nel male. Il silenzio per compiacere gli altri, non mi piace, desidero mostrarmi davvero per ciò che sono e voglio farlo a testa alta!
Se avete voglia di seguirmi in questa avventura, tornate su questa pagina ogni giovedì alle 9 del mattino. Buona giornata.
Luca.