Amare…

 

Fin da bambino ho dovuto fare i conti con la mia disabilità. Questo mi ha portato a riconoscere giustamente i miei limiti e a diventare così molto razionare.

Il mio errore più grande è stato usare questa mia razionalità anche dal punto di vista sentimentale, con l”obiettivo di cancellare completamente questa mia dimensione per evitare di star male.

Vi spiego velocemente la mia teoria: sono disabile, e non sono autonomo, per questo motivo la donna che decidesse di condividere la sua vita con me, dovrebbe essere in un certo senso, la mia “infermiera”. Perciò se io amassi davvero una persona, non potrei mai pretendere questo da lei.

Allo stesso tempo, dall’altra parte la carrozzina fa pura: io sono sempre stato l’amico, il confidente, la persona su cui si può contare, ma nulla di più. Certo ammetto, e lo faccio con molta serenità che il fatto di avere 27 anni e di non aver mai dato nemmeno un bacio sulle labbra ad una ragazza spesso fa male, ma detto questo, mi dicevo: che senso ha innamorami, se questo mio sentimento non sarà mai corrisposto e quindi mi porterà solo sofferenza? Era abbastanza semplice: quando vedevo una ragazza che mi poteva in qualche modo interessare, mi cercavo di allontanare da lei, mi chiudevo a riccio, rendendomi anche antipatico ai suoi occhi. Costruivo così un muro, forse per paura di mettermi in gioco…

Questa teoria a livello razionale non fa una piega, ma come dice un tale: “L”amore non è razionalità”

Sono pienamente d’accordo! Quando “perdi la testa” per qualcuno”, non c’è cervello che tenga!

Vale sempre la pena innamorarsi, perché solo l’amore è in grado di farti provare alcune meravigliose sensazioni!

Anche se il mio sentimento non sarà mai corrisposto e probabilmente rimarrò solo per tutta la vita, nessuno potrà mai impedirmi di amare, perché una vita senza amore, non è vita!

Mi scuso, nel caso in cui questa mia riflessione così personale colpisca la vostra sensibilità.

I commenti di questa settimana:

Sara:

Caro Luca,
devo dire che interpretare la canzone di questa settimana è molto difficile.
“Non amarmi”. Forse perché non vogliamo essere amati per una qualche ragione, perché l’amore non è ragione ma solo sentimento. Oppure anche perché l’amore porta con sè sempre un po’ di sofferenza, perciò non amare implicherebbe non soffrire per amore. Questa cosa però mi fa venire in mente una citazione, cioè “Non Amare Per Paura di Soffrire è Come Non Vivere Per Paura di Morire!”, Jim Morrison.
Ma credo che la prima versione sia la più corretta ^_^
Una domanda mi sorge spontanea: il nostro Luca si sta innamorando? 🙂
Ti voglio bene!

Irene:

questa canzone mi commuove molto perchè l’ho dedicata a una persona molto importante….penso che il titolo “non amarmi ” intenda la difficoltà che si ha nel lasciarsi amare,così come si è…con i propri limiti e le proprie insicurezze. Allora è più facile dire “non amarmi” perchè non voglio buttare giù i miei muri e mettermi in gioco, piuttosto che dire “amami” e cerchiamo di accettarci…
spero di non essere stata troppo prolissa!
scusate….

Valentina:

Ciao Luca premetto una cosa io sanremo l’ho visto l’ultima volta quando vinse Annalisa Minetti, perchè è una truffa e tutto già deciso e combinato…tanto più che i veri cantanti non ci vanno, perchè se meritano il successo lo hanno indipendentemente dal festival!! Cmq tornando alla canzone a me non piace però da quel che ho capito è che non bisogna amare una persona per quel che ti può dare ma per com’è!! Ciao baci tvb

Rispondo alla domanda di Sara, non posso lasciarvi con questa curiosità:chi lo sa… Chi vivrà vedrà…

Grazie a tutti!

Una risposta a “Amare…”

  1. Non ho commentata la canzone perchè non mi aveva trasmesso nessuna sensazione, fino a che non ho letto la tua interpretazione. Ora riascoltandola riesco a capirla di più. Ti dico solo che è bello anche soffrire per amore.
    Ti voglio tanto bene Piera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.